una vittoria inattesa
21/11/11
Dancryng, stremato, si ritirò in camera sua senza neanche incrociare lo sguardo di seconda fila di McWyzer, mentre Von Braun, assiso sullo scranno più alto dichiarava la vittoria, dissimulando le pesanti perdite subite.
Si assisteva ad una vittoria inattesa dovuta soprattutto ai meriti di Dancryng ed all'antica stirpe regale di Pietro I tornata felicemente a segnare le sorti del regno. McWyzer, lasciato in disparte, gustava lo spettacolo.
Eppure, di lì a poco, nell'abbazia di Westminster il silenzio regnava imbarazzato: una vittoria inattesa sui bastioni di Liverpool paradossalmente rendeva più difficile il tutto. Fosse crollato il regno, sarebbe stato più facile e invece, così, bisogna rimboccarsi le maniche, ma nessuno sapeva come. La celebrazione della vittoria procedeva seguendo il rito di Von Braun quando, senza dirgli niente, McWyzer si arrogò il diritto di predicare dal pulpito. Chi temeva sferzate moraliste fu sorpreso da un discorso placido, accondiscendente incentrato sul perdono e sugli Atti degli Apostoli con i viaggi di Pietro e Paolo raccontati più teologicamente che epicamente. Chi non avesse mai conosciuto McWyzer l'avrebbe scambiato per un anonimo curato latino tutto intento alle sue buone letture, mentre tutti si aspettavano una lettura tra l'epico ed il moralista del girovagare di Pietro.
Da allora, Von Braun rimase assisto praticamente ogni giorno a Westminster presiedendo ogni celebrazione e seduta, quasi dimenticandosi dei suoi alloggi, mentre McWyzer prese a pretesto il rientro da Gerusalemme per passare a salutare tutti i vecchi amici di un tempo. In realtà, mascherava un progetto ben più ambizioso di rinsaldare la Corona, ma sapeva che più che convincere i dissidenti era meglio rinsaldare i fedeli.
Tutte queste storie non vennero raccontate negli annali di Britannia perché non si raccontassero delle difficoltà. Lo stesso McWyzer, anni dopo, andò negando il suo ruolo ed il contenuto dei dialoghi avuto in giro per il Regno e con lui von Braun tenne insolito riserbo. L'unico che ancora ne parla è Dancryng, ma non tanto per le vicende intercorse, piuttosto per alcune ferite che il tempo non gli ha permesso di nascondere
Si assisteva ad una vittoria inattesa dovuta soprattutto ai meriti di Dancryng ed all'antica stirpe regale di Pietro I tornata felicemente a segnare le sorti del regno. McWyzer, lasciato in disparte, gustava lo spettacolo.
Eppure, di lì a poco, nell'abbazia di Westminster il silenzio regnava imbarazzato: una vittoria inattesa sui bastioni di Liverpool paradossalmente rendeva più difficile il tutto. Fosse crollato il regno, sarebbe stato più facile e invece, così, bisogna rimboccarsi le maniche, ma nessuno sapeva come. La celebrazione della vittoria procedeva seguendo il rito di Von Braun quando, senza dirgli niente, McWyzer si arrogò il diritto di predicare dal pulpito. Chi temeva sferzate moraliste fu sorpreso da un discorso placido, accondiscendente incentrato sul perdono e sugli Atti degli Apostoli con i viaggi di Pietro e Paolo raccontati più teologicamente che epicamente. Chi non avesse mai conosciuto McWyzer l'avrebbe scambiato per un anonimo curato latino tutto intento alle sue buone letture, mentre tutti si aspettavano una lettura tra l'epico ed il moralista del girovagare di Pietro.
Da allora, Von Braun rimase assisto praticamente ogni giorno a Westminster presiedendo ogni celebrazione e seduta, quasi dimenticandosi dei suoi alloggi, mentre McWyzer prese a pretesto il rientro da Gerusalemme per passare a salutare tutti i vecchi amici di un tempo. In realtà, mascherava un progetto ben più ambizioso di rinsaldare la Corona, ma sapeva che più che convincere i dissidenti era meglio rinsaldare i fedeli.
Tutte queste storie non vennero raccontate negli annali di Britannia perché non si raccontassero delle difficoltà. Lo stesso McWyzer, anni dopo, andò negando il suo ruolo ed il contenuto dei dialoghi avuto in giro per il Regno e con lui von Braun tenne insolito riserbo. L'unico che ancora ne parla è Dancryng, ma non tanto per le vicende intercorse, piuttosto per alcune ferite che il tempo non gli ha permesso di nascondere
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