alla stazione di Budapest
14/11/10
Ero alla stazione di Budapest diretto a Pécs, nel Sud dell'Ungheria, per una conferenza. Viaggiavo solo. Vado a memoria, ma se non sbaglio era la Stazione Est, in ogni caso: non proprio un posto dove vorrei portarci una bella ragazza.
Ero in attesa del mio treno e noto che, tra i binari, ci sono i soliti vecchietti disperati ché ci sono in tutte le stazioni, ma invece di suonare o chiedere l'elemosina mi invitavano a giocare... ma non a giocare alle tre carte, come talvolta succede anche a Milano... ma a giocare... a scacchi! Santo cielo, è un gioco lunghissimo, se mi parte il treno e non abbiamo finito la partita, che facciamo!?!?
Eppure, era pieno di questi vecchietti che mi offrivano una partita a scacchi. Dunque, a me piacciono come gioco, ma non sono particolarmente bravo e lo trovo un po' lungo, poi figuriamoci a capirci con un settantenne ungherese... E dire che i treni ungheresi non sembrano manco così male, sembrano un po' i nostri seconda classe interregionale: tutto sommato, non mi lamentavo... era un po' pieno, ma quello succede anche da noi... che effetto vedere i vecchietti tra i binari che offrono una partita a scacchi, molto divertente a ripensarci oggi.
PS
sebbene la stazione non fosse proprio un bel posto, non m'è successo niente.
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