il solito teatrino

30/11/10

Un passaggio cruciale: la Gelmini fa saltare la discussione in Commissione per andare subito a votare in aula. Effetto: teorico accorciamento dei tempi, ma fate più attenzione.

- saltando la Commissione, tutti gli emendamenti introdotti dal Senato (=introdotti, votati ed approvati dalla maggioranza) decadono, si torna al testo originario del Governo, ma qualunque cosa approverà la Camera, dovrà tornare al Senato. Se si fosse invece passati dalla Commissione, valutando gli emendamenti del Senato, la Camera avrebbe potuto approvare definitivamente la Riforma Gelmini.

In altre parole, per cercare di fare in fretta la Gelmini si sarebbe tirata la zappa sui piedi.
Questo è falso, vediamo perché o meglio vediamo perché è miope pensare che la Gelmini (leggi: il Governo) abbia agito in maniera tanto stupida.

1. Le proteste rinforzano il governo.
Si sapeva che questo provvedimento avrebbe provocato tali e tante proteste, questo fa passare una serie di messaggi tipo: questo governo sta facendo qualcosa, qualcosa che non piace alla solita sinistra contro le riforme, che difende i baroni e bla bla bla. Questo solito teatrino è un'arma per la prossima campagna elettorale a favore del centro-destra.
Perché dico questo?
a. è una non-Riforma, cambia poco o niente... non tocca i baroni di destra (loro in qualche modo sistemeranno i loro portaborse) e introduce solo un gran taglio. E' una riforma che si può difendere senza grossi sacrifici di consenso e colpisce un elettorato per lo più di Sinistra.
b. il Governo non è in grado di fare riforme ben più significative, tant'è che ha spostato quella della giustizia e la finanziaria è passata sotto silenzio nel disinteresse di tutti (poi vedremo perché). Eppure, doveva far vedere che è un governo ancora in grado di fare riforme, almeno di poter dire di essere in grado.

2. le proteste distraggono l'opinione pubblica
Stiamo vivendo una congiuntura molto difficile: nel 2007-08 per evitare la crisi finanziaria si sono usati i fondi pubblici per salvare le banche, colpevoli di questa crisi. Ora, i fondi pubblici stanno finendo e le banche hanno trovato che questo è un business per arricchirsi. La Grecia ha già saputo questo attacco, Irlanda e Portogallo lo stanno subendo e poi la Spagna è pronta seguita da Italia e Belgio. A causa della debolezza europea, principalmente causata dall'Inghilterra di Cameron, la Merkel ha risposto in maniera stizzita ed egoista dicendo "se Londra non mi fa commissariare i paesi instabili, allora io penso a salvare giusto Berlino e dintorni". Di fronte a questa crisi, molti governi stanno cadendo: l'ultimo è Fillon, mentre mi sa che in Belgio ancora devono formarne uno... intanto Zapatero perde la Cataluna e Cameron si fa vedere potente all'estero per nascondere agli Inglesi che non è ancora in grado di far niente (ricordo che Cameron non ha vinto, è in empasse con i lib-dem, è Brown che ha perso).
In questa crisi, Wikileaks serve solo per destabilizzare ulteriormente Obama: mi aspetto di scoprire che questi siano spinti da qualche repubblicano, per i quali è troppo presto tornare al potere perché manco loro saprebbero cosa fare di fronte alla crisi.
L'Italia? Molto semplice, le proteste servono per coprire questa crisi. Lo dice Letta che la situazione sui mercati è preoccupante e poco vale che Berlusconi dica "tanto la Spagna sta peggio di noi".

La "riforma dell'università" serve dunque
- per mostrare i muscoli,
- distogliere l'attenzione da problemi ben più seri,
- procurarsi un'arma per le prossime elezioni.

Quella di far saltare la commissione a un DDL è una mossa semplice per un disegno strategico ampio e intelligente. Certo, che poi l'Università sia in agonia questo non gliene frega niente a nessuno, d'altronde dobbiamo continuare a poter fare i bunga bunga...

4 commenti:

D21 1 dicembre 2010 alle ore 08:36  

Dimenticavo: a conferma del mio ragionamento, se il governo ci teneva veramente a questa riforma poteva porre la fiducia, come ha fatto già tantissime volte.

Invece, al governo serve che la protesta vada avanti per far vedere la sinistra sfascista e violenta in piazza. Il tg1 gongola.

Luciano Raso 2 dicembre 2010 alle ore 09:49  

"I baroni di destra"? cioe' ci sono baroni buoni e baroni cattivi? O i baroni di sinistra non esistono?

D21 2 dicembre 2010 alle ore 09:56  

ci son baroni convinti di guadagnarci da questa riforma (destra) e alcuni che protestano per lo status quo (sinistra).

Non sto con nessuno dei due, ma i primi mi sembrano + stupidi.

D21 2 dicembre 2010 alle ore 12:09  

cvd http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/378391/

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