Articolo 4 - di un passaggio importante
01/12/07
Art. 4 - La Repubblica Italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.
Mi piace partire dalla nostra Costituzione, mi piace partire dall'articolo più caro a Danilo Dolci, grande padre della patria un po' troppo dimenticato, mi piace usare la Costituzione per commentare la mia vita, me la fa sentire un po' più mia (ogni tanto, a me mi piace usare qualche lombardismo...).
Al fine, l'esame di cui parlai tempo fa (1 e 2) è andato bene nonostante un po' di peripezie: scritto maluccio (16esimo su 20), ma miracoloso recupero all'orale (se si guarda solo l'orale sono il primo, con la somma dei due sono nono). E quindi che dottorato sia! [Per chi non fosse pratico, conta soprattutto la posizione in graduatoria per avere la borsa ed essendocene 12 sono riuscito ad entrare con borsa, mentre dopo la I prova ero fuori].
Per chi meno mi conosce, io ho sempre fatto assai confusione con le istituzioni accademiche, o forse il Poli continua a sbagliare etichette: dopo aver studiato Planning in una Facoltà di Architettura, ora studierò Economia in un Dipartimento di Ingegneria (oltre ad essere stato rappresentante degli studenti a tratti anche per Designer ed Ing. Edili/Architetti).
Forse anche per questo sono così convinto di quello che dice Morin che è necessaria una radicale ridefinizione delle discipline.
Negli ultimi giorni sono stato impegnato in un po' di vicende pratiche: chiudere il vecchio lavoro (ci sono quasi), iniziare ad insediarmi nel nuovo ufficio dove, per la prima volta, ho una mia scrivania, un mio telefono, la casella di posta ufficiale e - volendo - anche un PC (ma uso il mio portatile che è più potente). Fortunato con i compagni di stanza (almeno, il primo impatto è positivo), ora dovrò mettere anche il nome fuori dalla porta (si va in ordine alfabetico o in ordine gerarchico? Mah...) e piano piano insediarmi.
Comincia una nuova fase, se prima dovevo dire "non sono arch", ora dovrò abituarmi a dire "non sono ing". Sia chiaro che non lo faccio per antipatia o quant'altro, semplicemente per rispetto verso chi ha studiato e studia quelle cose. Tant'è...
Tecnicamente, la mia disciplina si chiama economia urbana e regionale o economia territoriale (è la stessa roba, per il ministero rientrano nel settore delle "economie applicate" assieme alle economie industriali...) e sto iniziando ad occuparmi di valutazione di impatto territoriale. I corsi iniziano da Gennaio, ma intanto mi porto avanti.
E quindi si parte, via così e chi vivrà vedrà. Ripenso alla laurea e al diploma, al vecchio blog e di quando finì e di quando iniziò, di quando iniziai questo e di quando andai e tornai da Bolzano. Per il resto, manca ancora una sola delle novità attese a giorni (di quelle grandi novità, s'intende), vi farò sapere a tempo debito...
3 commenti:
In bocca al lupo. Ti seguiremo passopasso.
Ma andrai a finire in Bovisa no?
Sì, finirò in Bovisa, ma probabilmente la mia parte arriverà un anno dopo nel 2009. Vediamo, in fondo da casa mia la Bovisa è pure più comoda ;-)
Stimati Duca:
Vi invito affettuosamente a visitare il mio foglio o pagina in Internet dove troveranno i miei romanza e le mie poesie
Penso che per me possa essere molto importante leggere e lasciare il loro pensiero o interpretazioni sulle stessi poesie.
Volentieri
Patricia Gordillo
Córdoba - Argentina
www.patriciagordillo.com.ar
Mie poesie all' Italiano:
STRADE
I COLORI
INNALZA L’ANIMA
LASCIANDO QUELLA TERRA LONTANA
PROFONDITÀ
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