Io vagabondo
06/05/07
Questa è una canzone importante, fondamentale. Dice molto, dicono sia la canzone + cantata dopo Fratelli d'Italia, anzi dovrebbe sostituire l'allegra marcetta di Goffredo (Mameli). Io Vagabondo va cantata, in compagna una canzone da solitari. E' una canzone con cui inauguro la sezione "maestri" perché è da queste parole che van tratti gli insegnamenti.
Inutile dire che I Nomadi sono la parte più bella dell'Italia, lo dicono i loro 150 concerti all'anno...
Io vagabondo
Nomadi
Io un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò.
Ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non
può essere l'età…
Poi, una notte di settembre
mi svegliai, il vento sulla
pelle, sul mio corpo il
chiarore delle stelle;
chissà dov’era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
Sì, la strada è ancora là
un deserto mi sembrava la città.
Ma un bimbo che ne sa sempre
azzurra non può essere l'età.
Poi, una notte di settembre
me ne andai, il fuoco
di un camino, non è caldo
come il sole del mattino,
chissà dov’era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
3 commenti:
canzone magica delle serate al campo estivo dell'oratorio, quando ero bambina. bei ricordi...
e la cosa + bella è che io vagadondo è una canzone ancora ed inesorabilmente attuale...
sono assolutamente d'accordo con te! i nomadi sono la parte più bella dell'italia. con i loro testi impegnati,con le speranze,con le emozioni che ogni sera ci danno! ma purtroppo c'è molta gente che pur non conoscendoli li giudica antichi!! vabbè...non importa! sempre e comunque SEMPRE NOMADI
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