poco di nuovo sotto il sole calante
30/05/07
Riprendo il mio precedente post.
Le recenti elezioni amministrative danno da ragionare su un governo dal debole riformismo per debolezza interna (ricorda il primo centro-sinistra del 62-67) e per debolezza parlamentare (sappiamo tutti la storia della maggioranza in Senato...).
Se dall'Unione di arrivasse ad un'alleanza PD-SD dove quest'ultima assorbe PRC+Mussi+PdCI credo che il governo ci guadagnerebbe, anche perdendo qualche parlamentare o qualche feudo locale, in favore di un'immagine netta e forte e di un'azione di governo tesa tra riformismo e radicalismo, che sarebbe la cosa migliore per un governo di Sinistra.
Ma non diciamo che ora la politica italica è in crisi, viviamo in un ventennio di decadenza progressiva, rendiamocene conto e agiamo di conseguenza.
La decadenza non è solo nella Sinistra, sia chiaro, è in un paese gerontocratico ed in una cultura che non ha né intellettuali affermati né intellettuali underground. Non riconosciamo la nostra cultura recente ed idolatriamo il primo che scrive 2 caXXXe sul suo blog.
Ricominciamo a lavorare da oratori e case del popolo, a fare rappresentanza studentesca sui problemi degli studenti e vedrete che sorgerà l'avanguardia di una nuova generazione.
2 commenti:
Beh allora lasciami idolatrare TE, grande blogger! D'accordo sull'analisi, non sulle soluzioni. A dire la verità, non sono ben sicuro di quali possano essere, ma di sicuro non oratori e soprattutto non case del popolo. La politica non ha bisogno di radicalizzarsi nei luoghi del particolarismo, ma nei luoghi di vita quotidiana.
Gli oratori sono ambienti di vita (quasi) quotidiana per molti, così come le case del popolo. Impegnarsi in quella direzione, impegnarsi in un servizio d'interesse collettivo credo sia la direzione. Mettersi in gioco, in una qualche maniera, in maniera diretta. Poi facendo le cose, si cerca di migliorarle progressivamente. Però non si può|deve partire disfattisti...
Posta un commento