"se l'amore è un gioco, quali regole ti dai?"
14/05/07
Questo ritornello dei Perturbazione mi rimbalza in testa da quando ho comprato il loro nuovo cd. Perché? Perché sì, perché l'amore è un gioco, e bisogna essere un po' bambini per giocare, ma anche perché è una cosa serissima, altrimenti non si spiegherebbe perché affideremmo proprio al gioco l'educazione dei nostri figli.
Come di ogni gioco l'unica cosa da contestare è chi non rispetta le regole, implicite o esplicite, che stanno alla base di ogni gioco. Rispettate quelle, si gioca. Sì, semplicemente ed il campo è rivelatore di vittorie e di sconfitte, un rivelatore inesorabile. Ma non ci sono solo i giochi di competizione, ci sono anche i giochi dove si sfida la vertigine, quelli di immedesimazione e poi quelli di strategia o quelli i forza.
Certamente, a chi è un po' più adulto piace commentare l'esito del gioco, piace forse più leggere la Gazzetta il lunedì che giocare la domenica. E lì si contesta se uno ha rispettato le regole, se rispettate conta solo il risultato: il tabellone e la classifica sono lì, inesorabili, a dire com'è andata.
Ma non spingete troppo in là questa metafora...
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