ultimamente

29/09/11

Sento un certo bisogno di buone notizie, non dico la soluzione di tutti i problemi, ma un po' di buone notizie che ridiano l'ottimismo per affrontare le difficoltà.

Ecco, l'ho detto. So che questo non aiuterà a farle arrivare, ma magari qualcosa succede. Sai te come gira la sorte?!

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argomenti politici

Sì, evidente: ieri ho visto una vecchia tribuna politica anni '70 e la discussione verteva sui modelli economici per l'Italia, così come faceva già Cattaneo un secolo prima.

Invece, dagli anni '80 si è progressivamente abdicato all'idea che la politica potesse governare l'economia, ritornando ad aspetti che direi da età classica: fateci caso, ma Roma, Atene e gli Egizi poco parlavano di economia nelle loro storie, anzi la disciplina manco esisteva!

Dagli anni '80 l'economia è uscita dalla sfera di discussione politica data l'incapacità o impossibilità dei governi di intervenire su di essa, forse il Presidente degli USA ha voce in capitolo ma in Europa nessun Presidente/Primo Ministro/Cancelliere ha vera influenza, figuriamoci i sindaci!

E così ecco emergere altri argomenti, per lo più sociali come l'immigrazione o economici ma solo per via indiretta, come lo stato sociale o la scuola. Anche la disoccupazione mi pare un tema che in questi tempi nessuno voglia affrontare perché, in fondo, nessuno sa come fronteggiarla.

Unica novità interessante e che trovo decisamente positiva sono i partiti verdi, attenti ai temi energetici così come a quelli della sostenibilità, alla riduzione dell'inquinamento come nuova opportunità di sviluppo industriale, mentre la destra ha la sua svolta finanziaria tesa a massimizzare gli indici di bilancio dimenticandosi della delocalizzazione che, in fin dei conti, li indebolisce.

Su questo devo ammettere che l'Europa stia facendo bene avendo posto in maniera seria i problemi con la strategia Europa2020: documento in sè di poca importanza e difficilmente realizzabile, ma che ha il merito di porre il problema sull'agenda politica con più chiarezza di molti altri ed assumendo la giusta prospettiva. Poi, ovviamente, la Commissione UE vale ben poco di fronte a certi problemi, ma l'agenda mi sembra impostata in maniera ragionevole.

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EI - Etica Italiana - Etica all'Italiana, quasi padana!

28/09/11

Al blando messaggio di Bagnasco, di cui parlai ieri, interessanti le reazioni della Lega: "E' un messaggio rivolto a tutti, che potrebbe valere anche per la chiesa per quando riguarda la pedofilia" (on. Lussana, Lega Nord). Trovo questa reazione molto sintomatica dell'etica di questo BelPaese.

Se la Chiesa alza un monito, uno qualunque, che possa in qualunque modo anche lontanamente vagamente incidentalmente sembrar redarguire qualcuno, allora deve tacere.

Ma la cosa che più mi interessa è che questa reazione viene dalla Lega, paladina della difesa dei valori cristiani contro l'invasione mussulmana, contro i minareti che devastano le nostre città e per una nuova crociata contro l'Islam.

Bene, quella stessa Lega il cui unico alleato (e che alleato!) viene sfiorato dall'ombra di un possibile e diluitissimo richiamo dalla Chiesa ora subito reagisce con la sua clava improvvisamente ricordandosi delle vicende dei preti pedofili, curiosamente dimenticate quando c'era da chiamare alla crociata contro i minareti.

Insomma, la Chiesa va bene quando è feticcio simbolico da sventolare contro gli altri, come quando è stato imposto nella Regione Lombardia, mai quando ha dei contenuti.

Il tema è di interesse perché la Lega rende più evidente questo atteggiamento italiano: la legge si applica sui nemici, per gli amici si interpreta.

Poi, personalmente, credo che la Chiesa dovrebbe essere meno propensa a tollerare certi compromessi, forse sarebbe meglio dire alla Lega che non è quella che loro esprimono la cultura cristiana perché il fratello in difficoltà andrebbe accolto, non respinto in mare a costo di vederlo affogare (che poi dal mare arriva <10% degli immigrati, anche se fa più notizia!).

Insomma, buon divertimento con l'etica italian.

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un confronto, anzi due

27/09/11

Il messaggio di ieri di Bagnasco a me par debole debole, quasi scontato, sicuramente tardivo e poco incisivo, oltre che confermarmi una serie di dubbi. Mi spiego.

La campagna che fu lanciata per Eluana Englaro è imparagonabile ai bisbigli sollevati contro Berlusconi e il suo sistema di orge. E dire che nel Vangelo il messaggio è chiarissimo contro la lussuria (peccato capitale), mentre il caso Englaro era molto più sottile e, a detta di giudici e medici, non era più possibile salvare una persona dalla morte che è oltretutto evento naturale, per quanto doloroso.

E non si può dar sempre la colpa alla stampa che mistifica e fraintende: sulla Englaro il Vaticano seppe benissimo come muoversi, come su altri casi.

D'altronde, se ricordate, quest'anno il Meeting di Rimini ebbe come primo sponsor Finmeccanica: colosso industriale italiano ampiamente coinvolto nella produzione di armi e nei recenti scandali di corruzione e prostituzione. Chi mai condannerebbe Finmeccanica che permette il celebrarsi annuale del Meeting di Rimini?

La Chiesa del Vangelo è quella che crea scandalo per la fedeltà ai suoi principi, al suo messaggio a costo di dover porgere l'altra guancia, ma senza tradire il suo Maestro.

Chiudo facendo notare questo piccolo articolo: chi festeggia Scola? solo gente di CL che festeggia perché è arrivato un cardinale vicino a loro, curioso che il giornalista non abbia trovato nessun altro che sia contento della sua nomina, solo ciellini... quelli di Finmeccanica, per intenderci...

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giudizio critico

26/09/11

Ho seguito con grande interesse la visita di Ratzinger in Germania, di cui ho parlato pure ieri. Qui un giudizio critico complessivo che ne parla senza partigianerie, ma entra nel merito senza illusioni o giudizi a priori.

Mi sono convinto che la Chiesa vaticana ed italiana siano fuori dal mondo, anzi un paese multi-religioso gli farebbe bene, come in Germania.

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è una questione di credibilità

25/09/11

Quest'articolo mi ha fatto riflettere molto. Credo sia il simbolo delle difficoltà della Chiesa.

Da un lato, si predica povertà e Ratzinger riconosce che una Chiesa più povera attirerebbe più fedeli.
Dall'altro, alle parole non seguono i fatti.
Il risultato è una perdita di credibilità enorme. Credo che Ratzinger lo capisca, ma non sappia imporsi.

Fa poi riflettere che questo discorso avvenga in Germania, non in Italia.

Mi chiedo come abbiano preso questo discorso nella Curia vaticana.

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piccolo sfogo

22/09/11

Blogspot continua a invitarmi a mettere le pubblicità per guadagnare da questo sito. Capisco sia il loro business, ma io ho già detto di no.
Non tengo questo blog per guadagnarci, mi rifiuto. E' una questione morale.

Visto che loro controllano quello che scrivo per scegliere che pubblicità mandarmi, lo scrivo qui così forse la smettono.

Cordialmente, s'intende.

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in questi giorni

A Milano, sto risentendo alcuni amici dottori o dottorandi: vecchi compagni, colleghi, qualche conoscente più lontano.

Tutti raccontano la stessa storia del dottorato: gli stessi sentimenti, umori, ognuno ha le sue reazioni ché almen quelle sono personali.

Quando senti la stessa trama ripetuta da persone diverse in contesti diversi inizi a pensare che non sia la specificità di uno, ma qualcosa di più ampio, diffuso, generalizzato.

Eppure non se ne può parlare, se non essendo accusato di disfattismo polemico e inconcludente.

Io, infatti, scelgo di non parlarne: taccio e tengo per me la storia ché chi vorrà me la chiederà, se vorrà.

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Ratzinger più avanti del Vaticano, forse.

Interessante dichiarazione del Pontefice: «Posso capire che, di fronte a crimini come gli abusi su minori commessi da sacerdoti, se le vittime sono persone vicine uno dica: questa non è la mia Chiesa, la Chiesa è una forza di umanizzazione e moralizzazione e se loro stessi fanno il contrario io non posso più stare conquesta Chiesa». Segno di comprensione di fronte al disagio di molti.

Vorrei si facessero due ulteriori passi.

Il primo è riconoscere il disagio di fronte a molte altre cose come l'accanimento contro i gay o contro i divorziati, la leggerezza contro chi ruba e contro comportamenti di vita clamorosamente dissoluti. Sembra quasi che si riconosca solo il macroscopico che proprio non si può non riconoscere. Secondo è chiedersi quali siano le conclusioni da trarre da tale affermazione, a me tutt'altro che chiare. Forse, qualcuno me le sa spiegare.

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lassù

21/09/11

In Germania speranza forse c'è, almeno la richiesta di un riconoscimento di errore sui pedofili e la volontà di aprirsi a risposati, magari ai gay che pur sempre figli di Dio sono.
Ma questo è un passaggio molto sensibile dove si decide qualcosa di importante. Due sono gli scenari plausibili, uno auspicabile e improbabile, l'altro probabile e disgraziato, il terzo non lo prendo in considerazione.
Il primo dice che Ratzinger sappia ascoltare le critiche e trovare una sintesi tra queste esigenze e la maggioranza vaticana tradizionalista, oscurantista e negazionista di pedofili, gay e divorziati.
Il secondo dice che ucciderà queste pretese lasciandole sorde o evitando di rispondere al disagio dei molti arroccandosi nella difesa di Castel Gandolfo.
La terza la esplicito per pura fantasia: un riconoscimento che nel Vangelo c'è il richiamo all'amore fraterno e che il matrimonio è stato inventato un millennio dopo Cristo per cui risposarsi è peccato per tradizione, non per il Vangelo, che i gay sono pur sempre figli di Dio e che la Pedofilia è invece chiaramente condannata.

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Errori che si possono fare a una certa ora in Italia

Ieri sera ho fatto l'errore di guardare Porta a Porta: ok, è colpa mia, ma quattro passaggi meritano di essere presi seriamente.

Il primo è Vespa che chiede a Paolo Mieli se 100.000 intercettazioni non siano un'evidente esagerazione. Mieli dice: l'assurdità è a monte un premier che va a una festa a Casoria di una diciottenne che, da minorenne, è andata a certe sue feste personali, l'assurdità è un premier che chiama la procura per dire cosa fare di una sua amica, l'assurdità sono le escort con le foto del bagno di Palazzo Grazioli. Queste sonole assurdità macroscopiche a monte, il resto sono aspetti secondari come tutte quelle intercettazioni.
Vespa è chiaramente nervoso e non replica.

Il secondo passaggio è la Bindi che, da ex-DC, parla di Tangentopoli e dei casi che travolsero il suo ex-Partito e di Andreotti che comunque ai processi andò perché la DC riconobbe di aver esagerato e di avere mele marce e intervenne. Subito, Vespa interviene smentendola e ricordandole di segretari e onorevoli che negarono e si dichiararono perseguitati. La Bindi non è ammessa a replicare a Vespa.


Il terzo passaggio è un intervento di Lupi dove dice che è normale che Berlusconi sia andato a Bruxelles a spiegare la manovra perché il giorno prima l'ha fatto la Merkel e dice che non esiste che dei parlamentari di un paese contestino il loro premier all'Europarlamento (cosa notamente falsa, ma nessuno replica, tantomeno Vespa che era appena intervenuto a smentire la Bindi) e che è una strumentalizzazione inventata dalla Sinistra la storia che gli avrebbero concesso solo 2 minuti per presentare la manovra. Ecco, questo ultimo passaggio è significativo: questa frase appartiene a Buzek che non solo è il Presidente dell'Europarlamento* e quindi non è un'invenzione della Sinistra il fatto che abbia detto questa frase, ma soprattutto Buzek è lì in quanto eletto dal PPE, cioé il partito di Berlusconi e Lupi. Insomma, non sono presi in considerazione manco dai loro stessi compagni di partito. Di fronte a questo evidente strafalcione di Lupi, Vespa non interviene e non concede alla Bindi di replicare.

Altri elementi fanno da cornice come l'affiancare a Lupi uno come Giuliano Ferrara come espressione della "stampa di destra" ed alla Bindi il Direttore del Messaggero, che però non è che sia proprio di Sinistra... Mentre Ferrara si lancia in discorsi a dir poco ardimentosi dando del "puttaniere" a Kennedy, Martin Luther King e Mitterand, non è possibile far sentire il discorso di DSK dopo lo scandalo di NY.

Ecco, tutti questi sono commenti di un sistema che non è informazione, ma propaganda politica. Porta a Porta è una macchina da propaganda politica, subdola e silente perché passa per normalità e molti non si accorgono della clamorosa faziosità della trasmissione: smentire facendo i puntigliosi su chiunque dica qualcosa contro Berlusconi, accettare qualunque cosa detta purché in sua difesa al gioco di chi la spara più grande. Potrei portare altri esempi, dal TG5 che stamattina ha fatto lunghi interventi dimostrando come sia ingiusto aver ridotto il numero di testimoni della difesa al Processo Mills ma senza dar voce a posizioni diverse da quelle pro-Berlusconi, ai monologhi di Minzolini e Ferrara, fino alle posizioni più subdole come Mattino 5 e ai cannoni della propaganda con Belpietro e Del Debbio.

Chiudo dicendo che il problema è che gli Italiani non vedono questo problema, soprattutto non lo vedono moltissimi di quelli che dicono di essere contro Berlusconi.


*
Vale la pena ricordare come sia stato eletto Buzek, scelto tra gli antieuropeisti polacchi perché l'altro candidato Mauro (ciellino del PdL) non era considerato credibile: non è credibile un cattolico che sostiene Berlusconi. Meglio un anti-europeista.

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della crisi

20/09/11

Sto avendo discussioni molto interessanti sulla crisi economica, tema che mi appassiona.

Ecco, io credo nella risposta semplice, che è quella che sto cercando di spiegare, di un sistema di Ponzi su scala globale. Ho amici che argomentano spiegandomi che sia più complicata, ma io - mi sia concesso - non ci credo. Sarà il principio del Rasoio di Ockham, ma io credo che la radice di questa crisi finanziaria sia semplice,a nche se poi certo le ramificazioni sono molto complicate ed articolate.

Semplice non è semplicista e, per ora, propone solo soluzioni teoriche. Mi chiedo cosa farei se fossi Geithner (o come diavolo si scrive). Vedo pochi analizzare il problema correttamente, molti focalizzarsi su indici volatili e troppo sommari, ancora di meno gente che spieghi come fare gli interventi che propone.
Sull'ultimo punto ci capiamo perché, onestamente, come intervenire in queste condizioni nessuno lo sa veramente, tant'è che non c'è un leader che in questo momento passerebbe alla storia.

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La scelta di McWyzer

Riconosco subito la campanella dell'Abate, mi alzo di scatto e corro in camera sua ché mai quella campanella si era agitata tanto. Tossiva l'abate mentre stavo entrando. Poi, in mia presenza, il contegno prevalse e mi chiese di quel vino che gli aveva prescritto il medico: un vino fruttato e speziato da bersi caldo con tanto miele che copriva le medicine evidentemente disgustose. L'Abate lo beveva di gusto, ma senza farlo vedere e adducendo la scusa che gli facesse bene. Il medico sapeva che era l'unico modo perché si curasse.

Era rientrato da Gerusalemme da alcune settimane, probabilmente per curarsi, ma non era dato sapere se si fosse ammalato a Gerusalemme, durante il viaggio o al rientro. Questa volta avevo sentito poche malignità su questa cosa perché pochi sapevano del suo rientro e quindi pochi potevano malignare. Oltretutto, l'Abate si era stabilito lontano dalla Torre e da St. Paul, ma aveva disertato anche l'abbazia di Southwark, preferendone una ancora più piccola, sempre sulla riva meridionale, ma più ad est.

Assistevamo l'Abate in tre con l'ordine di mantenere un certo riserbo, lo stile spartano e sobrio preservandolo dall'eccesso di contatti con la Corte, particolarmente turbolenta in quei giorni. La notizia del rientro dell'Abate avrebbe potuto provocare entusiasmi ingiustificati, presto depressi dalla notizia della sua malattia. Per questo, si scelse maggiore riserbo e solo il Metropolita von Braun era in costante contatto con l'Abate.

Guardavo quell'uomo più stanco che vecchio: la malattia gli aveva scavato il volto, mentre le coperte non riuscivano a nascondere una pancia ingrossatasi più del dovuto. Chiacchierammo un poco, mi chiese della mia fidanzata mentre gli versavo il secondo bicchiere. Risposi che la lontananza ci pesava e che avrei voluto tornare a Plymouth a trovarla. Rimase in silenzio guardando il bicchiere.

"Sono stanco, sai? Ma non è questa storia che mi sta uccidendo, anzi è lei che mi tiene ancora qui". Non capii a cosa si riferisse e gli versai il terzo bicchiere. Sapevo che stava lavorando a qualcosa di molto importante con il Metropolita, ma non sapevo leggere né capire quelle discussioni, spesso in latino, che i due facevano sin da prima dell'alba e poi fino a tarda notte. Ero solo sorpreso dal vedere il Metropolita così spesso da queste parti e sempre in abiti riservati, mentre l'Abate lavorava silenziosamente concedendosi ampie pause di sonno per riposarsi.

Ricordo la prima volta che vidi l'Abate: un giovane nerboruto, dal carattere duro e determinato che correva per la Capitale diventando prestissimo familiare a tutti noi. I vecchi dicevano che con lui arrivò la calma, almeno a Londra, anche se il suo pessimo accento gli limitava i discorsi con i più anziani. I capelli lunghi, la barba ruvida e gli abiti sempre scuri erano la sua divisa.

"Vedi, è la prima volta che decido, e non per forza, ma per volontà. E decido io solo. Per altri, tanti altri". Eravamo già al settimo bicchiere e l'Abate mi stava dimostrando un'incredibile sopportazione a quel "vino", non pareva minimamente né ubriaco, tantomeno stanco o nervoso, mentre i miei occhi calavano vistosamente finché mi lasciò andare a dormire.

Mi guardo intorno e Westminster è piena. Tengo d'occhio l'Abate in seconda fila, dietro al Metropolita che celebra. L'Abate è visibilmente provato con la sua testa scavata su un corpo coperto dalla tunica solenne con la Croce di Scozia: non capisco se stia pregando o se si aggrappi al Pastorale per non cadere dalla debolezza della malattia. Eppure, stamattina fisicamente pareva star bene, tosse a parte. Durante la consacrazione, ho visto che non muoveva la bocca, se non appena appena, assorto com'era nel suo raccoglimento. Prima della cerimonia, si era appartato con Dancryng che gli aveva portato una lettera di Pietro: a quel punto dovetti uscire e lasciarli soli.

"Il Re sarà scelto dai notabili di Britannia, non vigerà l'ereditarietà". Queste parole generarono un brusio in tutta Westminster e sentivo che da fuori rimbalzano di bocca in bocca. La scelta, come da tradizione, piuttosto che la legge abitudinaria voluta dagli altri del continente che imponeva il diritto di sangue. Penso che su queste parole l'Abate mi stia cercando con lo sguardo, o forse è solo una mia impressione. Mi pare, forse me lo auguro, di capire ora a cosa si riferisse al discorso nel discorso di ieri notte. Mi raccolgo la tunica e mi avvio verso la sagrestia per aiutarlo.

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la mia impressione

19/09/11

La mia impressione al rientro in Italia è quella di un paese sfibrato dal continuo abuso di narcotizzanti: un paziente che ha continuato a prendere anestetici senza curarsi, senza voler ammettere di essere malato.

A furia di parlare di indagini, inchieste, insulti, parolacce e quant'altro appare quotidianamente sui giornali, non ci si accorge delle centinaia di migliaia di giovani emigranti e di una disoccupazione che ha raggiunto cifre da capogiro mentre gli interessi sul debito salgono a livelli vertiginosi.

Peggio, di fronte ai richiami di personalità del calibro di Napolitano... niente! La scena più simbolica e assurda sono i ciellini che applaudono Napolitano mentre dice "il Governo ha nascosto la crisi" senza rendersi che quello è il governo dove ci sono i loro voti ed i loro ministri! Ecco, questa è l'Italia. L'opposizione? Imbambolata che si attacca a non si sa bene che cosa.

E intanto il mondo fa altro...

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Schumpeterianesimo

16/09/11

Ogni crisi, ogni rottura, ogni fallimento genera innovazioni radicali, quelle vere e più interessanti. Per questo Schumpeter diceva che le crisi non erano affatto negative.

Ho letto oggi un interessante articolo che parlava di una dottoressa che, insoddisfatta dalla sua professione di medicina tradizionale, durante la "pausa" per il parto del primo figlio si ferma. Riflette. Accetta consigli e cambia e si lancia nell'omeopatia trovando maggiori soddisfazioni.

Bene, ecco che la crisi è occasione di riflessione e rilancio attraverso la messa in discussione di quanto si dava per acquisito: lo invoco spesso per i mercati finanziari, lo invocavo per lo scola-mento che mi ha preso riguardo alla Chiesa (soprattutto italica).

Ecco la necessità, dunque, di riprendere il viaggio e rimettersi in cammino. In fondo, quella schumpeteriana è una prospettiva con cui guardare alle cose, degna della grande filosofia orientale.

Dunque, si parta.

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sbigottito, un veloce appunto per dirlo

Sono sbigottito alla folle notizia di immettere un'enorme liquidità di denaro a livello globale.

Io sono a priori contrario a dare soldi alle banche perché il denaro pubblico è qualcosa che gira con il mercato e pertanto non serve usare quello pubblico. Le banche devono finanziarsi sul mercato, il pubblico dovrebbe occuparsi di fornire servizi che il mercato non riesce a fornire, come l'antitrust, il potere legislativo o quello giudiziario.

Altri soldi per affrontare questa crisi, e poi?

A me sembra una colossale ri-edizione del Piano Paulson che disse: diamo ora un po' di soldi per fronteggiare la crisi, poi correggeremo il sistema. Era il 2008-09. Cos'è cambiato di quel sistema?

Se forse sono troppo rigido nel dire di non volere dare soldi alle banche (ah, 'sto comunistaccio!), vorrei almeno sapere qual è la proposta per correggere il sistema? La capitalizzazione delle banche deve provenire dalle banche, altrimenti che le si nazionalizzi (ora costan pochissimo...).

Il sistema collassa, la disoccupazione è raddoppiata ovunque nel mondo Occidentale, la domanda crolla... e la gente si preoccupa delle oscillazioni quotidiane dei singoli indici di borsa...

Devo dire, sto apprezzando moltissomo la Lagarde che mi pare l'unica che abbia capito il problema.

Ma tant'è...

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puramente politico

15/09/11

Mentre si scoprono ulteriori scandali di quel poco di buono di Formigoni, un sondaggio mi fa riflettere sulla condizione politica italiana.

Berlusconi perde consensi perché, di fronte a una crisi con il 27% di giovani disoccupati e, tra i giovani che un lavoro ce l'hanno, il 50% è precario le sue TV non bastano. "E noi con che soldi andiamo in discoteca? Ora la benza costa un botto!". Ma il male d'Italia è un altro.

Oltre a non accorgersi della condizione nazionale, narcotizzati come siamo e con una crisi comunque occultata (aprite i giornali per rendervene conto), il sondaggio dice che oggi vincerebbe il centrosinistra con 6% più del centrodestra e il terzopolo al 13%. Ma guardiamoli con più attenzione: il PD perde consensi!

Incredibile, lo so, ma vero. Il PD è alla frutta e non riesce ad avvantaggiarsi della crisi di Silvio, crollato al record negativo da cui in teoria non ci si ripiglia, almeno nelle democrazie anglosassoni. E ora non ci sono più VeltroniBinettiFranceschiniRutellietAl a cui dare la colpa, ma secondo loro l'alleanza con l'UDC porterebbe alla vittoria.
Ecco, è falso: il PD con l'UDC perderebbe, con SEL+IdV vincerebbe a mani basse. Perché Bersani&Letta&D'Alema vogliono allearsi con Casini? L'unica risposta che riesco a darmi è che non vogliono andare al governo perché non saprebbero cosa fare e verrebbero travolti dalla crisi.

Un amico suggerisce l'Anarchismo come soluzione ché, in fondo, in Italia siamo bravissimi a creare caos. "Facite ammuina" si diceva un tempo. A me sembra che, mentre la Sinistra europea ri-emerge dal suo sconcerto post-schroederiano e dalla sbronza post-blairiana, in Italia facciano di tutto per mantenere lo status quo: "ma siamo passszi che ora ci tocca andare al governo?!".

In fondo, io credo che Vendola sia il più credibile: è portavoce di un metodo democratico e partecipativo capace di ridare senso ai partiti e all'associazionismo, come già aveva intuito Prodi. Certo, Vendola ha dei limiti ma in fondo sarebbe comunque "solo" portavoce di una coalizione: basta con i politici bulimici di voler essere tutto.

Vedremo...

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sbigottito: mapperché?

14/09/11

Ma perché tanti sforzi per recuperare i Lefebvriani in seno alla Chiesa e nessuna preoccupazione, per esempio, per recuperare i giovani che magari simpatizzerebbero per una Chiesa un po' più povera e attenta - che ne sò - a disoccupati e immigrati? Perché tanta ossessione nel voler recuperare 'sta gente e manco uno sforzo, per esempio, sui divorziati (come invece richiederebbe la Chiesa cattolica tedesca) o i Gay.
D'altronde, il Vangelo dice di amare i fratelli più deboli, emarginati e discriminati e su quello il Vangelo è stato riconosciuto come vera salvezza da miliardi di persone. Della legittimità del Concilio Vaticano II a quanti frega? E' forse scritto nel Vangelo che la cosa che conta di più è la supremazia di Pietro sugli apostoli oppure che bisogna occuparsi dei più poveri e bisognosi?
Ma evidentemente, al successore di Pietro, importa di più la sua supremazia che non il Vangelo...

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curiose indifferenze italiche

13/09/11

La sentenza di Ustica che condanna il Ministero della Difesa per depistaggio delle indagini è qualcosa di pazzesco e non mi capacito di tanta indifferenza di fronte a questa sentenza EPOCALE.

Il senso è chiaro e semplice: l'allora Governo Cossiga II* depistò le indagini affinché non si sapesse perché sono morti 81 cittadini italiani. Cioé, vi rendete conto?! Per "ragioni diplomatiche", un governo nasconde la verità che, evidentemente, non doveva essere appurata. Si sacrifica la verità su ottantuno morti! Chi votava per Cossiga cosa risponde? Oltretutto, in nome di un certo cristianesimo, cosa risponde? Chi c'era allora cosa risponde?

Se possibile, è un reato ancora più odioso dell'averli uccisi: sono colpevoli di aver fatto sì che non si sapesse la Verità, volutamente. Ovviamente, questo significa che stavano coprendo qualcuno ritenuto più importante della vita di 81 passeggeri di un qualunque volo civile.

Di fronte a una notizia del genere, anche dopo 30 anni, ci dovrebbe essere un moto di indignazione ALMENO da parte degli intellettuali. Tanto quei politici non ci sono più, non bisogna più difendere le alleanze, almeno ci si indigni! Almeno!!!


* Per me Cossiga è un farabutto e criminale: ha sulla coscienza non solo molti morti, come questi di cui parlo, ma molti altri e tanta violenza, alla faccia dei valori cristiani di cui si vantava. Ha anche sulla coscienza l'aver nascosto tante verità affinché non si facesse giustizia su quanto accaduto

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er filosofo de noartri

12/09/11

Una rivista mi definisce "filosofo straccione", almeno stando al profilo che mi dovrebbe corrispondere.

Non male come definizione...

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tabù contemporanei

Dopo la caduta del Comunismo, l'insulto intellettuale più grave che si può dire è "ideologico", "sei idologizzato" et al.

Premesso che il Comunismo appar morto e sepolto, anche se liquidato in maniera troppo sbrigativa e superficiale (avete mai pensato a quanti sono in realtà i comunismi?), le ideologie sono invece rimaste e presenti e vive e vegete e perfettamente svolgenti il loro ruolo.

Finito il Comunismo, le ideologie restano, ce ne sono anche altre e, forse, non fa neanche male. Innanzitutto, riconoscerle e, forse, capire che non sono il male assoluto. Riconoscerle per agire di conseguenza.

Odio, per esempio, un certo movimento che si vanta di essere anti-ideologico per dirsi superiore al Comunismo sconfitto dalla storia. Peccato siano loro stessi ideologici, per quanto su radici diverse.

Insomma, le ideologie ci sono, non vergogniamocene. Anzi, forse fa pure bene razionalizzare la cornice con cui noi approcciamo ed interpretiamo il mondo, invece di credere che il nostro sguardo sia quello assoluto e la nostra capacità di ragionare slegata dagli schemi intellettuali esistenti (le ideologie, appunto).

Riflettere sulle cornici entro cui i nostri pensieri si formano non è affatto un esercizietto accademico, anzi...

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immagini, futuro, diritto di critica

11/09/11

Oggi, deliberatamente, ho deciso di non andare a Messa perché non riconosco una Chiesa che nomina Scola Arcivescovo di Milano. Atto insurrezionale, per alcuni, da argomentare con alcune immagini.

Da quando sono rientrato a Milano, soprattutto dopo London, mi son reso conto di una Chiesa italiana in gravissimo declino, che si auto-sopravvaluta e auto-assolve, chiusa al confronto e incapace di accettare di discutere anche di una sola critica.

Me ne sono accorto perché delle messe milanesi a cui sono andato, la gente non sta più fuori dal sagrato a salutarsi e chiacchierare: sempre di meno, sempre meno l'idea di un incontro, di conoscersi. Solo alcuni anziani sempre più depressi perché c'è sempre meno gente. Meno gente in Chiesa, nei seminari, meno gente che si converte se non integralisti-ortodossi. Un trend di lungo periodo di cui nessuno sembra voler preoccuparsi..

Con Ratzinger, chi era già dentro è sempre più convinto della sua scelta, ma chi si pone in posizioni di dubbio, di ricerca e di confronto, del chiedersi se è coerente col Vangelo comportarsi in un certo modo... queste persone sono sempre meno, ridotte e marginalizzate.

Tettamanzi aprì a omosessuali e divorziati perché anche loro sono figli di Dio e anche loro meritano di essere accolti nella Chiesa. Perché non nominargli successore qualcuno che venisse dalla stessa famiglia di pensiero? Perché nominare volutamente uno che proviene da quella scuola più ostile con la tradizione milanese? Se proprio si voleva qualcuno più "conservatore", non se ne poteva scegliere un altro che almeno non fosse di CL? Un conservatore che non avesse una storia personale tanto travagliata proprio con la diocesi milanese? Almeno, uno giovane invece di degradare un vecchio Patriarca... La sensazione è quella di un commissariamento di un certo percorso religioso che era specifico di Milano: se proprio si voleva qualcuno più vicino a Ratzinger, perché nominare proprio quello che crea più attriti? E poi, non c'era (o ci dovrebbe essere) il desiderio di stare insieme, anche chi la pensa non come il Pontefice di turno?
Un'immagine molto forte mi ha colpito questa settimana.
In una rivista dei Gesuiti, c'era una foto di una delle tante manifestazioni in Brasile di contadini e disoccupati. Davanti a loro il Vescovo li guidava perché non ci devono più essere sfruttamenti contro i figli di Dio e Dio vuole la giustizia, anche quella sociale, e per quello la Chiesa deve battersi.
In Spagna, la stessa folla nelle piazze e la Chiesa rimasta zitta davanti agli indignados: se hanno parlato, nessuno li ha sentiti ed avrebbero potuto parlare con la stessa forza con cui han parlato al family day spagnolo.
Si rifletta, però, sul quadro di questi due paesi: il Brasile è diventato il paese con più cattolici del mondo, tante conversioni e preti giovani; la "cattolicissima" Spagna sta avendo emorragie di fedeli sempre più forti, soprattutto se si guarda il lungo periodo degli ultimi decenni.

La domanda a Roma è quale Chiesa volete? Visto chi viene scelto dal Vaticano per portare avanti l'istituzione, la risposta mi par chiara...

Tuttavia, io credo in due cose. La prima è che ci sia una fortissima domanda latente di spiritualità. So di molte persone che hanno dentro di loro l'interrogativo religioso rivolto a Dio e che non riescono a farlo maturare. La seconda, legata alla prima, è che il Vangelo è un'ottima mappa per orientarsi nel trovare una risposta a questa domanda, anche se la Chiesa appare sempre meno capace di interpretare quel cammino nel mondo d'oggi.

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io non

Su tutt'altro tema rispetto a quello appena scritto, io non condivido la logica "tanti nemici, tanto onore". Sì, so di avere qualche nemico in giro ma, personalmente, preferisco vederle come amicizie andate male e abbandonate per strada ché la vita è anche così: ci sono mele del tuo raccolto che non sono buone, tant'é. Sono invece preoccupato da chi è contento di avere nemici perché questo crede gli faccia onore e si alimenta nella guerra con questi nemici.
Fate pure, è un approccio che non condivido.

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11/9, 10 anni dopo

Dieci anni dopo mi chiedo perché non si sia combattuta Al Qaeda anche finanziariamente, bloccandone i conti correnti e le fonti di finanziamento, dichiarando una guerra fiscale anche a chi li copriva volontariamente.
Chiaro, la mia domanda è tendenziosa perché si sa che la famiglia Bin Laden faceva affari con la famiglia Bush e questo è un punto su cui non c'è mai stata una spiegazione, pur dovuta molto più dei servizietti erotici ricevuti da Clinton ché in confronto ai morti causati da Al Qaeda...

Non si è risposto neanche al perché molti hanno sostenuto la guerra in Irak, chiaramente assurda allora e ora fallimentare. Chi se ne prese la responsabilità ora cosa dice? Chi scrisse editoriali, anche in Italia, per promuovere quella guerra ora cosa dice dei risultati? Hanno colpe politiche gravissime e non ne rispondono. Ma anche poco vengono incalzati.

Cosa successe al Pentagono? Com'è possibile che il centro militare più importante del mondo sia stato attaccato in quel modo? Possibile che non ci fossero aerei 24 ore al giorni pronti a difenderlo e telecamere che sorveglino l'edificio costantemente? E' un'area militare, la più importante che ci sia, eppur è stata colpita così in maniera facile facile?

Perché gli USA erano così odiati? Quali fattori hanno scatenato tanto odio e un attacco tanto tremendo? Qual è il punto di vista di chi attacca e perché? Se non si riflette su questi punto, non si potrà mai sconfiggere veramente l'avversario. Per esempio, la Francia capì che le sanzioni alla Germania dopo la prima guerra mondiale erano eccessivamente punitive e questo causò la seconda. Capirono e, sono convinto, non lo faranno più (spero), quantomeno lo capirono (e non è poco!). Si è capito perché Al Qaeda ha successo e protettori politici?

Perché il WTO? Chiaramente, un luogo molto simbolico: un'enorme associazione di business che lavora per convincere i governi a ridurre i vincoli legislativi e facilitare il business? Perché il WTO che promuove proprio tanti affaristi a fare affari nei 4 angoli del mondo, piegando alla logica del profitto quasi tutti i governi del mondo? Il WTO non è un'istituzione, ma un'associazione di industriali. Potevano colpire il Palazzo di Vetro, invece hanno colpito le Torri Gemelle. Perché?

Infine, 10 anni dopo, si colga l'occasione per fare un bilancio su chi ci ha guadagnato e chi perso in questo sistema. Lancio alcuni giudizi: ci han guadagnato i falchi USA che volevano una nuova crociata e gli integralisti mussulmani che han potuto guadagnarsi una posizione forte (gli opposti che si auto-rafforzano). Ci han perso migliaia di morti a NY e di soldati che non torneranno mai da Afghanistan e Irak. Ci ha perso chi credeva in un dialogo possibile e, in fin dei conti, ci han perso gli USA visto che ora è chiaro che il loro potere egemonico è, in realtà, assai debole: da unica potenza mondiale, oggi non controllano la Libia e gli altri paesi del Mediterraneo, non proteggono Israele dall'isolamento diplomatico in cui s'è cacciata, non hanno risolto né Afghanistan né Irak. Nel Corno d'Africa subiscono l'avanzamento della Cina e in Latino-America si è affermata una nuova ondata di governi anti-americani (Brasile, Venezuela, Bolivia, mentre Messico è allineato agli USA e fedelmente in mano ai Narcos, e Cuba sopravvive a se stessa). Insomma, l'esercizio di forza che la Casa Bianca voleva fare per affermare il suo primato si è dimostrata un clamoroso autogol. E in Europa?

Chiudo, pensando che è il primo dei tre quesiti quello che mi urge di più perché un sistema che si finanzia su scala globale, morto un leader se ne costruisce un altro, ma una volta che gli si sono seccate le radici muore.

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curiosità che nessuno sottolinea

09/09/11

Il governo difensore dei valori cattolici, la Lega, paladina della cristianità e del popolo padano, quelli che han fatto mettere il crocifisso in Regione, CL attiva nella società per i valori irrinunciabili con i suoi 3 ministri, governatori, ospedali e quant'altro... bene, loro hanno deciso di togliere le feste patronali!!! Quelle feste che uniscono popolo e Fede... puf! scomparse!
Di tutto quel che potevan tagliare, proprio quello han tagliato: complimenti, ottimo modo per difendere i valori cristiani! Complimenti soprattutto a chi li vota.

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appunti dall'ultima omelia di Tettamanzi

08/09/11

La Chiesa dev'essere trasparente e aperta alla modernità.

La Chiesa deve voler servire, non voler conquistare.

Il ricordo di Martini è stato applaudito, il benvenuto a Scola no.

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Un tram chiamato bellezza

Oggi ho preso un tram che non prendo praticamente mai: va da casa mia all'Arco della Pace in Corso Sempione. Una visita medica, niente di ché, eppure... dopo esser salito s'è seduta di fianco a me una ragazza di bellezza più che incredibile. Non la solita modella né la solita gnocca o la fighetta milanese, ma proprio una ragazza bellissima: bionda, alta, capello lungo, fisico perfetto con un bel seno, gambe splendide, zigomo basso (m'han detto che questo è un fattore fondamentale), longilinea, dai lineamenti tipicamente nordici, età sui 20 anni, pelle splendida. Se pensate allo stereotipo della svedese bellissima, ci siamo! Ho il sospetto che fosse una modella visto che in mano aveva un foglio con un indirizzo su carta intestata di un'agenzia di "fashion". Eppure, delle tante modelle milanesi, sicuramente belle, questa era di una bellezza ancora più incredibile, veramente celestiale.

Quella linea di tram la prendo raramente: Corso Sempione è in realtà una zona di Milano che non ho mai frequentato granché e, quando m'è capitato di andarci, era più spesso in bicicletta, per cui i tram da quelle parti li conosco pochissimo. Eppure, mi ricordo di un'altra volta che presi quel tram, quella volta in direzione opposta.

Mi ricordo di quel viaggio perché vi trovai un'altra ragazza di bellezza assoluta, incredibile. Sono passati circa 15 anni, ma mi par di rivederla ancora lì, in piedi vicino al finestrino in fondo: capelli castani, fisico perfetto, occhi verdissimi di ghiaccio. Direi che assomigliava ad Anna Falchi, ma era molto più elegante, raffinata, pura nella sua semplicità. Ricordo che era un bambino, forse il figlio o forse faceva solo da baby sitter, ma poco importava di fronte alla bellezza incredibile di quella ragazza.

Ecco, mi colpisce notare questa linea di tram accomunata da queste due bellezze incredibili, a distanza di circa 15 anni. Certo, la linea è cambiata, ma poco importa. Non parlerò neanche di eterno ritorno ché senso non avrebbe, probabilmente (anzi, sicuramente) solo una coincidenza, innegabilmente piacevole ma che colpisce perché si tratta di due bellezze veramente fuori dal comune, superiori a molte modelle spesso troppo secchette, impostate, finte, fotocopiate, superiori a molte showgirl fatte con lo stampino e pronte a farsi risistemare da photoshop o da qualche altro chirurgo estetico.

Bene, non sian gelose le altre donne ché la bellezza non è solo quella fisica. Ci si lasci piuttosto cullare dalle note di questa canzone, degna ninna nanna di questa narrazione...




Le Passanti (De André)
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
A quella conosciuta appena
non c'era tempo
e valeva la pena
di perderci un secolo in più
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in la
E ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto
e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
E magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere
senza seguirla
senza averle sfiorato la mano
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato inutile pazzia
vedere il fondo
della malinconia
di un avvenire disperato
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
Per poco che la felicità ritorni
è molto raro
che ci si ricordi
degli episodi del cammino
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarsi
di quelle felicità intraviste
Dei baci che non si è osato dare
delle occasioni
lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine
una maniera di viversi insieme
Si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere

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appassionante

07/09/11

La crisi finanziaria mi appassiona moltissimo, moltissimissimo!

Chiarissimo cosa sta succedendo, quali dinamiche e come si dovrebbe intervenire, almeno a livello teorico, eppure...

Eppure non si interviene perché, coerentemente con la teoria, colpevoli della crisi hanno creato un tappo pazzesco per difendere i loro interessi diretti, a costo di far collassare il sistema. Un tappo talmente potente al punto da sostanzialmente offuscare la discussione stessa distorcendola su effetti della crisi, mai sulle cause.

Molto avvincente tutto questo...

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così, quelle mie domande ché in genere le prendono male...

Così, tanto per chiedere, vorrei fare una domanda a certi preti, anziani anagraficamente o solo per mentalità. Spiego, innanzitutto, che la domanda sorge dal tornare in Italia e vedere come sta messa la Chiesa del BelPaese.

Cosa pensate del fatto che le Chiese sono sempre più vuote? Che i seminari si svuotano? Che di giovani restano solo integralisti e conservatori? Che sempre meno gente si converte o anche solo simpatizza per la Chiesa? Cosa fate voi per migliorare questa situazione? Pensate che quello che sta facendo il Vaticano sia utile o controproducente nell'affrontare questi problemi?

Ecco, io vorrei sapere cosa ne pensano i vari preti delle parrocchie che conosco, anche solo a titolo informativo. Probabilmente ci sono molte cose che mi sfuggono.

Opinione mia è che in Italia ci sia una grave crisi di cui non si vuole prendere consapevolezza quando, invece, a partire dalla Germania ci si rende conto che la Chiesa cattolica è stata fortissimamente ridimensionata (come è giusto che sia) per una crisi di credibilità (di fronte alla crisi ed all'aumentare di povertà e disoccupazione, cosa fa la Chiesa?).
In Italia ci si ostina a non vedere il problema. Ed i pastori vaticani hanno fortissime responsabilità in tutto questo.

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ah, dimenticavo

06/09/11

Nel post precedente, volevo in realtà dire una cosa sola: mi aspetto a giorni di scoprire quale sarà la banca che fallirà. ehehe

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evidente

E' evidente che le banche sono fallite, sono zombie piene di titoli tossici di cui stan cercando di liberarsi. I governi si sono mantenuti alimentandosi da queste banche, le quali a loro volta avevano bisogno di riempirsi di titoli come "garanzia" per altri e più proficui investimenti. Ma ora queste garanzie sono fasulle, sopravvalutate da agenzie di rating che vengono pagate in funzione di quante "a" certificano in giro. E hanno usato i soldi per scommettere contro i fallimenti degli stati... ché rende di più un CDS di un Bond e, considerando che loro sono i creditori, è facile ora far fallire il debitore, soprattutto quando tu sei più grande dell'altro.
E poi hanno avuto il potere (mediatico, accademico, finanziario) di impedire qualunque regolamentazione finanziaria ché sarebbe la vera (unica) arma dei governi. Gli Eurobond? Servirebbero alle banche per avere un nuovo giocattolo con cui speculare.

Cosa vorrei?
- separare credito e investimento
- annullare le agenzie di rating (dopo il 2008 nessuna è più credibile e vanno condannate per turbativa dei mercati)
- obbligo di residenza legale nel paese del mercato in cui si opera, o in paesi con convenzioni di diritto d'estradizione.
- federalismo europeo: eurobond, fiscalità europea, possibilità di commissariare un governo nazionale in caso di inadempienza, elezione diretta di un Premier UE dipende dalla sola fiducia dell'EuroParlamento.

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non c'è peggior malattia... dell'essere ammalati

05/09/11

Sono ormai 10 giorni che una bronchite mi tiene compagnia. Più che tosse e quant'altro (che mi accompagnano ormai da un mesetto), è il malditesta e lo status di rincoglionimento che mi infastidisce. I medicinali ci mettono del loro rincoglionendomi ancora un po' di più e il gioco è fatto.

Dunque, più che la malattia è questo status di "malato" che mi fa star male. E non è solo un gioco di parole. La malattia, più che problema di salute diventa quindi uno status mentale da cui tardo a guarire. Non ho nulla di grave, ma quel che ho non passa più.

Spero capiate quanto sono stufo di essere malato: dieci giorni sono obiettivamente troppi! Mi basterebbe che questo stato passasse, ma ahimé...

Vi aggiornerò sugli sviluppi, ovviamente.

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del divertismo

Su FB le foto devono mostrarci felici, festeggianti, divertiti, divertenti, al centro di vacanze fantasmagoriche e di serate entusiasmanti. Le donne devono essere fighe e gli uomini devono essere fighi. La depressione è espressione artistica per far vedere quanto si è fighi. Bisogna far vedere che si fanno lavori fighi e che si hanno un sacco di soldi.

Ecco, io non appartengo a quella razza.

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il vero potere alla base delle odierne democrazie (e non solo, ma anche dei vari tipi di regime)

02/09/11

Ho appena ricevuto via facebook questo video molto divertente a proposito del Grillismo e dello strapotere del loro leader. Ecco, mi permette di sottolineare due punti fondamentali.

Uno, ripeto la mia nota teoria della dittatura mediatica ricordando come gente come i Grillo, i Di Pietro, i Santoro e così via siano in realtà tra i migliori alleati di Berlusconi, il quale ha bisogno di loro come Daitarn ha bisogno dei Meganoidi. In un reality show, il buono ha bisogno di un cattivo che giochi la parte affinché sia chiaro che il buono è buono (Silvio, giusto per evitare fraintendimenti) ed il pubblico deve stare con lui perché dall'altra parte ci sono cattivi che sanno solo fare i cattivi e non posso esser altro che odiosi cattivoni che odiano il buono e minacciano tutti noi. Ma c'è il buono a difenderci.
E poco importa che il punto di vista del regista sia clamorosamente fazioso e sta solo dalla parte del buono, tanto siamo in un cartone animato e dei Meganoidi chissenefrega come, d'altronde, l'URSS era il male e basta, chissenefrega se dall'altra parte magari qualche argomento ce l'avevano anche loro (ricordate le bombe su Dresda?). Ok, ho divagato, ma spero abbiate capito il ragionamento.

Il punto due arriva a chiarire un aspetto alla base dei moderni regimi, democratici e non. Dato il livello di complessificazione raggiunto dal mondo occidentale/mondo cosiddetto "sviluppato", il potere fondamentale diventa quello di "poter comunicare". Io che scrivo su questo blog non ho potere di comunicare perché sto comunicando al massimo a una decina di persone; Beppe Grillo si è invece creato il potere di comunicare a molte molte più persone, Mr. Berlusconi ce l'ha ancora più grosso, e nel suo caso è un potere monopolista (nessuno può contraddirlo, nessuno può fargli notare le contraddizioni sul caso Ruby se non diventando agli dello stesso pubblico lo stesso che sono i Meganoidi agli occhi del pubblico di Daitarn).
Ecco che allora c'è un potere fondamentale: Gheddafi può andare in TV e comunicare, senza contraddittorio, e ora che non lo può più fare ha perso buona parte del suo potere. E così Chavez, ma anche Obama e tutti gli altri, solo che nelle democrazie comunicatore e comunicante sono separati (e non è un dettaglio, visto che il principio cardine delle democrazie è la separazione dei poteri).

Bene, sottolineati questi due punti, vi auguro buona giornata.

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a riconferma delle parti da cui stiamo

A riconferma di un atteggiamento che segnalavo tempo fa, ecco che l'Italia compie un'importante e simbolica decisione politica. In un linguaggio di altri tempi, si direbbe che tra padroni e proletari, l'Italia sta dalla parte dei primi, più modernamente o, meglio, in linguaggio neoclassico, si direbbe che il regolatore sta dalla parte dell'offerta e non della domanda. In linguaggio mio, direi che il Governo sta dalla parte di Mondadori e delle altre editrici italiane contro Amazon rea di essere più competitiva sul mercato e, soprattutto, di essere straniera.
Ecco dunque un ottimo esempio di protezionismo miope basato su riduzione della concorrenza e favorito dalla barriera linguistica per cui credo che praticamente nessuna casa editrice straniera sia interessata a pubblicare in italiano per ovvie ragioni di limitatezza del mercato.
Così è, ma ai cittadini interessa che ricominci la Serie A...

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